Prendendo come riferimento Marco 10,35-45, parlo di come avere il cuore di servitore e come essere un servitore leader durante la Messa delle 8 del mattino del 20 ottobre 2024 presso la Chiesa di San Pietro in Montorio a Roma.
Dio vi benedica.
Ecco il testo della homilia:
Una volta — parlando di un confratello — qualcuno mi disse: «Lui ha il cuore di un servitore».
Un cuore di servitore.
Alla fine della mia vita, mi piacerebbe che qualcuno mi descrivesse così: «Lui ha il cuore di un servitore».
Oggi, Gesù ci dice che per essere dei leader, dobbiamo essere servitori, avere questo cuore di servitore. Egli disse: «Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti».
Questo tipo di leader, un servitore leader, si prende cura dei colleghi e dei subordinati e li aiuta a compiere il loro lavoro.
Nel Vangelo, Giacomo e Giovanni si prendono cura di sé stessi e vogliono i posti di potere. Gesù insegna ai discepoli come essere un leader cristiano, dicendo: «Il Figlio dell’uomo, infatti, non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Il servitore leader permette agli altri di compiere il proprio lavoro perché conosce i problemi e partecipa agli sforzi.
L’autore della lettera agli Ebrei scrisse: «Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato».
Tredici anni fa, quando lavoravo in un giornale, ad un certo punto, Internet smise di funzionare. Noi revisori di testi non potemmo produrre le pagine e temevamo di non poter rispettare la scadenza. Il nostro capo, una donna, si unì a noi nel lavoro, corresse gli articoli, produsse le pagine e le revisionò. Da quel giorno, ho cominciato ad avere fiducia in lei perché conosceva i nostri problemi e ci sosteneva.
Il servitore leader sacrifica molto per gli altri, ma non è né un masochista né uno zerbino. Lui ha una visione di un futuro migliore per il gruppo.
Il profeta Isaìa scrisse: «Quando offrirà sé stesso in sacrificio di riparazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore».
Una visione potente influisce sulle nostre azioni, dà loro energia, e richiede agli altri un alto livello di lavoro.
Gesù ha tale visione: Vuole far vivere gli altri in santità. Ma ha scelto liberamente di vivere con noi e soffrire per noi sulla croce. Lui richiede ai discepoli standard elevati: Non siate dittatori bensì servitori.
Allo stesso modo, quali sono i nostri sogni per i parenti, gli amici, i colleghi e gli altri?
Qualche volta, gli altri ci deludono … moltissimo. Eppure, Gesù ci dice di aver la sua visione e vedere il loro potenziale.
Anche noi possiamo essere servitori leader. Quella capacità ci aspetta sull’altare.
In ogni Eucaristia, Gesù continua a incontrarci. Nell’ostia, riceviamo il suo cuore, il cuore di un servitore. Con quel cuore e quella grazia, abbiamo il dono della sapienza: vediamo con gli occhi di Dio il potenziale degli altri. Riconosciamo le difficoltà degli altri e vi partecipiamo. Aiutiamo gli altri ad essere strumenti di Dio.
La visione, la partecipazione, gli standard elevati e il sostegno: questi elementi di un servitore leader attraggono le persone. Ne abbiamo bisogno tutti per l’evangelizzazione.
Dunque, guidiamo gli altri verso il loro potenziale e verso il Paradiso.
Ecco il mio sogno per noi tutti:
Riceviamo e teniamo per sempre il cuore del servitore, Gesù.
