Usando Gv 21,1-19, padre Jonas parla del comando di Gesù, «Seguimi!», durante la Messa delle 8 del 4 maggio 2025 presso la Chiesa di San Pietro in Montorio a Roma.
Dio vi benedica.
Ecco il testo dell’omelia:
Tutte le letture di oggi rispecchiano l’incertezza che sta vivendo la Chiesa in questo momento.
Mercoledì prossimo i cardinali iniziano il conclave per scegliere il prossimo papa. Attendendo quel giorno, dai media sentiamo già molte ipotesi e speculazioni e molti di noi partecipiamo a queste congetture. Eppure, esse creano solo ansia e assomigliamo agli apostoli frustrati che non pescano nulla durante la notte. Nell’incertezza, Gesù ci ripete il suo comando a Pietro: «Seguimi!» perché noi non conosciamo il futuro.
Comunque, Dio Padre ci ha già rivelato la fine del mondo nel libro dell’Apocalisse, nella seconda lettura. Assisteremo alla seconda venuta di Gesù, alla risurrezione del corpo e alla vita eterna, colma di gioia divina. Eppure, i dettagli di ogni momento rimangono nella mente di Dio e si realizzano pian piano.
Nel Vangelo, Gesù dice a Pietro che sarà martire, ma non gli dà tutti i dettagli. Gli dice solo: «Seguimi!»
Chi segue Gesù deve avere fiducia in lui. Come artista, Dio Padre sta creando la nostra vita e ci dice: «Per favore! Abbiate pazienza! Lasciatemi finire di creare la vostra storia.»
Nel Vangelo di oggi, i discepoli hanno fiducia nelle parole di Gesù: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». «La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci.»
In questo passaggio spirituale, seguiamo le orme di Pietro. Noi, impazienti, ci precipitiamo per compiere i compiti ma senza successo. Molte volte noi rinneghiamo Gesù con i nostri peccati, ma lui ci invita a ricevere la sua misericordia attraverso la Confessione. Eppure, molte volte esprimiamo il nostro amore a Gesù nella preghiera e nella Messa.
Gesù ci chiede sempre: «Mi ami?» affinché noi possiamo rivelare il nostro amore e la nostra fiducia. In questo modo, lo seguiamo e lui, camminando davanti a noi, ci dice: «Seguimi!»
Ogni risposta al suo comando apre il nostro cuore ai doni dello Spirito Santo, i quali ci mettono nelle condizioni di fare molti atti di carità, piccoli e grandi. Gradualmente diventiamo testimoni coraggiosi di Gesù.
E dunque, come gli apostoli, riusciamo a dire: «E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono».
In queste ore, viviamo nell’incertezza, ma camminando davanti a noi, Gesù ci dice: «Seguimi!»
