Usando Gv 10,27-30, padre Jonas parla come seguiamo Gesù durante la Messa delle 8 del 11 maggio 2025 presso la Chiesa di San Pietro in Montorio a Roma.
Dio vi benedica.
Ecco il testo dell’omelia:
Gesù, il Buon Pastore, ci ama e vuole prendersi cura di noi. Lui non ci abbandona mai, come pecore senza un pastore.
Grazie a Dio per il dono del nuovo papa, Leone XIV.
Così come ascoltiamo la voce di Cristo nel nuovo papa, così dobbiamo interrogarci: come possiamo ascoltare e seguire la voce del Buon Pastore?
Ovviamente, bisogna pregare e meditare sulle Scritture ogni giorno. Se non parliamo spesso con Gesù, non possiamo riconoscere la sua voce. Possiamo cominciare con un breve momento, dedicando alla preghiera quindici minuti al giorno.
Dopo aver ascoltato Gesù, in che modo lo seguiamo?
Negli Esercizi Spirituali, Sant’Ignazio di Loyola ci insegna come seguire il Signore. La dinamica fondamentale è l’amore di Dio, che sazia i desideri del nostro cuore e riordina dunque le nostre priorità. Sant’Ignazio riassume il metodo per seguire il Signore in tre parole: povertà, insulti e umiltà.
Primo, la povertà. Con l’amore di Gesù, possiamo vivere con meno beni, perché la nostra felicità non viene dalle cose materiali. Per le nostre necessità, abbiamo fiducia nella Provvidenza di Dio. Inoltre, siamo consapevoli della nostra povertà spirituale, cioè sappiamo che c’è uno spazio nell’anima che solo Dio riesce a colmare.
Secondo, gli insulti. Con l’amore di Gesù possiamo ricevere sia insulti che lodi. Ma noi conosciamo la fonte del nostro valore: Dio. Ogni insulto ricevuto lo portiamo a lui perché ci consoli e rafforzi in noi la capacità di perdonare. Ogni lode ricevuta la portiamo a Dio a gloria del suo nome.
Terzo, l’umiltà. Con l’amore di Gesù cresce in noi la virtù dell’umiltà e riconosciamo che tutto è un dono di Dio per la crescita della nostra vita nella sua totalità, prima spirituale e poi fisica.
Con questo metodo di Sant’Ignazio (povertà, insulti e umiltà) noi seguiamo Gesù. Siamo certi della protezione di Dio Padre e di Gesù, e che — come leggiamo nel Vangelo di Giovanni — nessuno ci strapperà dalle loro mani.
Con questa certezza e questo immenso amore divino dato dallo Spirito Santo, riceviamo energia per aiutare gli altri — come dice il papa giovedì — «che hanno bisogno della nostra carità, la nostra presenza, il dialogo e l’amore».
Ascoltate Gesù, seguitelo e lasciatevi condurre ad acque tranquille, confortati dal suo immenso amore.
