Omelia: Dio, donaci la pace

Usando Gv 14,23-29, padre Jonas parla come Dio fa nuove tutte le cose durante la Messa delle 8 del 25 maggio 2025 presso la Chiesa di San Pietro in Montorio a Roma.

Con la Trinità abbiamo la pace e la cresciamo con gli altri.

Dio vi benedica.

Ecco il testo dell’omelia:

Nel Vangelo di oggi, Gesù dice: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace».

Nella Messa, dopo il Padre Nostro, si dicono queste parole, che esprimono il desiderio del Sacro Cuore di Gesù. Con il suo immenso amore per noi, egli vuole che la stessa armonia nella Trinità esista tra noi.

Dopo la sua elezione, papa Leone XIV ha iniziato il suo primo discorso ai fedeli con le parole della Messa: «La pace sia con tutti voi!»

Oltre a un saluto di pace, Gesù sa che noi abbiamo bisogno del suo aiuto per avere questa pace in noi.

Quindi Gesù dice agli apostoli: «Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

Ricordate che la pace è il terzo frutto dello Spirito. Innanzitutto, pregate affinché lo Spirito Santo dimori, lavori e operi in noi.

Un altro modo per preparare il nostro cuore allo Spirito Santo è la meditazione delle Scritture per almeno 15 minuti al giorno. Durante questo momento di riflessione, la parola di Dio si intensifica nel cuore.

Dunque, si realizzano le parole di Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui».

Con la presenza del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, agiamo con amore e pace.

Oggi noi viviamo spesso una realtà difficile e con molti problemi ma il papa ci dice: «E noi vogliamo essere, dentro questa pasta, un piccolo lievito di unità, di comunione, di fraternità».

Con questa pace nel cuore, spesso il confronto con il fratello è difficile perché cerchiamo non i nostri interessi ma solo la volontà di Dio. Ovviamente, alcune conversazioni richiedono molto tempo e molta pazienza.

Così come nella prima lettura la comunità di Gerusalemme risolve il dibattito sulla circoncisione ad Antiochia dopo l’intervento di Pietro, allo stesso modo anche noi abbiamo fiducia che papa Leone e il Magistero risolveranno i dibattiti nella Chiesa di oggi.

Dunque, con pace e fiducia costruiamo la comunione tra noi così da essere simili alla nuova Gerusalemme descritta nell’Apocalisse: «L’angelo … mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio».

Quando oggi riceviamo l’Eucaristia, sentiamo la pace e la condividiamo con gli altri, perché la Trinità — Padre, Figlio e Spirito Santo— dimora sempre in noi.

Papa Leone dice: «Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente».

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