Omelia per la Pentecoste: Dio Padre ci adotta nello Spirito Santo

Usando Rm 8,14-17, padre Jonas parla dello Spirito di adozione durante la Messa delle 8 del 8 giugno 2025 presso la Chiesa di San Pietro in Montorio a Roma.

Siamo figli di Dio per la potenza e l’amore dello Spirito Santo.

Dio vi benedica.

Ecco il testo dell’omelia:

Oggi celebriamo la discesa dello Spirito Santo sulla Chiesa nel Cenacolo.

Molte volte il pensiero del potere divino nella nostra vita ci spaventa. Eppure, nella seconda lettura, l’apostolo Paolo ci ricorda: «E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: “Abbà! Padre!”».

Così Paolo si riferisce al desiderio degli antichi romani che un padrone senza figli adotti un povero, che poi riceve cittadinanza romana e ricchezza. Tale adozione non si cancella, perché il genitore adottivo ha già conosciuto bene la persona adottata.

Quanto è immenso l’amore di Dio Padre per noi!

Anche se lui conosce ogni nostro fallimento, Dio Padre ci sceglie, ci ama e ci chiama figli e figlie suoi. Paolo scrive: «Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio».

Dopo la comunione, passate alcuni momenti in silenzio e sentite Dio Padre chiamarvi con molta tenerezza: «caro figlio mio», «cara figlia mia».

Oltre a sentire il Padre, dobbiamo seguire lo Spirito Santo. Paolo scrive: «Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio». Come ci lasciamo guidare dallo Spirito Santo?

Primo, preghiamo spesso lo Spirito Santo. Prima di chiarirsi con qualcuno, chiediamo allo Spirito: «Spirito Santo, dammi le parole giuste».

Secondo, rivolgiamoci ad una maestra più brava, Maria Vergine, che ha seguito lo Spirito Santo durante tutta la sua vita. Maria prega con la comunità cristiana per la discesa dello Spirito Santo. Chiediamole: «Maria, insegnaci a seguire lo Spirito Santo».

E, come Paolo scrive, diventiamo eredi del Regno di Dio: «E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria».

Con la intercessione di Maria e la potenza dello Spirito Santo, Gesù cresce e lavora in noi in modo che come Gesù noi riusciamo ad aiutare gli altri e a soffrire con loro.

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