Usando Lc 17,11-19, padre Jonas parla del ringraziamento durante la Messa delle 8 del 12 ottobre 2025 presso la Chiesa di San Pietro in Montorio a Roma.
Dio vi benedica.
Ecco il testo dell’omelia:
Un giorno, un uomo aveva molta fretta di trovare un parcheggio per la macchina, e chiede a Dio: «Dio, aiutami a trovare un posto. Pregherò ogni giorno e andrò a Messa questa domenica».
All’improvviso una macchina esce e si libera un posto. L’uomo allora dice: «Lascia perdere, Dio. Ci penso io».
Questa scena ci fa sorgere una domanda: come rispondiamo noi ai doni di Dio? Li diamo per scontato? Ignoriamo Dio? Oppure ci fermiamo e lo ringraziamo?
Nel suo immenso amore, Dio lavora per noi sempre e ci dona benedizioni e aiuto.
Nel Vangelo di oggi, Gesù guarisce dieci lebbrosi da lontano con la sua parola. Solo uno, un Samaritano, torna per ringraziare Gesù.
Gesù dice: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?».
In queste parole, si può sentire il dolore nel cuore di Gesù.
Perché gli altri non tornano da lui?
Forse erano stupiti del miracolo e ne stavano parlando tra di loro. Se questo miracolo accadesse oggi, sarebbe probabilmente un post sui social media. Lo stupore finirebbe presto e tutti dimenticherebbero la notizia in breve tempo.
Nel secondo capitolo della seconda lettera a Timoteo, Paolo ci mette in guardia contro le chiacchiere e scrive: «Cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro».
Con gli occhi della fede, il Samaritano cerca la giustizia, perché un dono richiede un ringraziamento. Perciò torna e ringrazia Gesù. E il Signore gli dice: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
Gesù gli dona qualcosa di nuovo e più grande: la salvezza, la vita eterna.
Ringraziare apre il cuore a ricevere molte grazie da Dio. Riconosciamo che tutto è un dono suo.
Ogni Messa è un’opportunità per praticare la riconoscenza. La parola “Eucaristia” significa proprio “ringraziamento”. La nostra lode e il nostro ringraziamento si uniscono a quelli di Gesù nello Spirito Santo, rivolti a Dio Padre.
Seguiamo il consiglio di Paolo: «In ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi».
